Il problema della tratta a scopo di sfruttamento sessuale è particolarmente sentito in molte aree del Piemonte. Negli anni si è fatto molto per sostenere i percorsi di inclusione sociale, lavorativa e abitativa delle donne che ne sono vittime, ma molto rimane ancora da fare, anche perché altre forme di sfruttamento (di adulti e minori, uomini, donne e transessuali) si affacciano sulla scena nazionale e regionale: sfruttamento lavorativo, accattonaggio, adozioni illegali, traffico di organi, ecc…
Sul territorio regionale, dopo una lunga e consolidata tradizione di interventi realizzati attraverso progetti indipendenti, dal 2008 si è dato vita al progetto “Piemonte in rete contro la tratta”, un intervento integrato che ha coinvolto per la prima volta il territorio regionale nel suo complesso, per dare continuità e rafforzare gli interventi già avviati sui territori coinvolti e sperimentare nuove azioni da realizzare congiuntamente per favorire l’emersione delle situazioni di sfruttamento sommerse, sia nell’ambito dello sfruttamento sessuale, sia delle forme ancora poco note di sfruttamento lavorativo.
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