martedì 30 agosto 2011

Appello contro il taglio ai Tirocini Formativi


Il 13 agosto sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato un Decreto Legge che ha gravemente penalizzato il lavoro di Enti, cooperative ed associazioni che si occupano del reinserimento socio lavorativo di categorie protette e persone deboli sul mercato del lavoro.

Attraverso l’art. 11 del D.L. 138, infatti, si nega la possibilità di svolgere tirocini formativi a persone inserite abitualmente tra i destinatari dei progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo (POR), dal Dipartimento per le Pari Opportunità e dal Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione: giovani a rischio di emarginazione sociale, adulti in difficoltà e senza fissa dimora, donne vittime di tratta, rifugiati politici e richiedenti asilo...

Questo Decreto restringe le categorie che possono usufruire dei tirocini formativi e oltre a bloccare molte misure e progetti già finanziati, blocca anche il lavoro dei Centri per l’Impiego in un momento delicato come il presente per l’occupazione. 

La difficoltà sta nell’immaginare nell’immediato metodi alternativi al tirocinio che permettano, a tali soggetti svantaggiati, un inserimento nel mondo del lavoro finalizzato all’autonomia e capace di superare i luoghi comuni, le difficoltà linguistiche ed i pregiudizi, oltre ad accrescere professionalità e reti sociali.

A tale proposito, gli Enti e le Associazioni che si occupano di donne vittime di tratta e rifugiati attraverso progetti finanziati dal Dipartimento per le Pari Opportunità, dal Ministero dell’Interno e dalle Regioni (POR FSE), chiedono di sottoscrivere il presente appello al fine di riconsiderare le fasce di svantaggio per le quali si possa ipotizzare l’utilizzo del tirocinio formativo come modalità di inserimento protetto al mondo del lavoro.

Di seguito si riporta il testo dell’art. 11 del D.L. 138 del 13/08/2011:

Livelli di tutela essenziali per l'attivazione dei tirocini
1. I tirocini formativi e di orientamento possono essere promossi unicamente da soggetti in possesso degli specifici requisiti preventivamente determinati dalle normative regionali in funzione di idonee garanzie all'espletamento delle iniziative medesime. Fatta eccezione per i disabili, gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti e i condannati ammessi a misure alternative di detenzione, i tirocini formativi e di orientamento non curriculari non possono avere una durata superiore a sei mesi, proroghe comprese, e possono essere promossi unicamente a favore di neo-diplomati o neo-laureati entro e non oltre dodici mesi dal conseguimento dei relativo titolo di studio.
2. In assenza di specifiche regolamentazione regionali trovano applicazione, per quanto compatibili con le disposizioni di cui al comma che precede, l'articolo 18 della legge 24 giugno 1997 n. 196 e il relativo regolamento di attuazione.

Promuovono l'appello:
PIAM onlus Asti
Liberazione e Speranza onlus Novara
Gruppo Abele Torino
Maurizio Braglia - Progetto Oltre la Strada Bologna
Free Woman onlus Ancona
Ideadonna onlus Torino
Pia Covre - Comitato per i diritti civili delle prostitute Pordenone
Patronato ACLI Asti
UIL Asti
Mariangela Savoca - Consiglio Territoriale per l'Immigrazione - Prefettura di Asti
Patrizia Binello - Consiglio Territoriale per l'Immigrazione - Prefettura di Asti
Cinzia Spriano - Assistente Sociale CISSACA Alessandria
Noix de Cola - Rete di formatori linguistici per stranieri Asti
Marianna Comunale - Patronato INAC Asti
Maria Chiara Barbin - Alessandria
Elena Brignolo - Tutor inserimenti lavorativi Centro per l'Impiego Asti e CISA Asti Sud
Sara Caron - Tutor inserimenti lavorativi Centro per l'Impiego Asti e referente PAL Co.Al.A.
Silvia Gallo - Tutor inserimenti lavorativi svantaggio Coop. Jokko
Agnese Bianco - Assistente Sociale Comune di Asti

1 commento:

  1. grazie per la diffusione della problematica. vorrei sottolineare anche un altro dato. sono escluse tutte quelle persone che rientrano nella dicitura svantaggiati: ad esempio i ragazzi con obbligo istruzione assolto ma in dispersione non potranno accedere allo strumento del tirocinio formativo. rifletterei anche sul fatto che per le persone con bassa scolarizzazione è difficile accedere nel mondo del lavoro senza esperienze significative formative e lavorative. il tirocinio, infatti, utilizzato anche con il fse era ed è tutt'oggi l'unica risorsa formativa esperienziale disponibile. il tirocinio formativo, così descritto nella manovra non viene considerato nelle PAL (politiche attive del lavoro) ma interpretato e considerato unicamente come un abuso da parte delle imprese. anziché abuso delle imprese dal terzo settore e dai cpi è stato considerato elettivo e di grande successo.
    grazie
    elia impaloni

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