Come i trafficanti nigeriani riescono a sfruttare la guerra in Libia
1 - Da alcuni mesi, durante l'attività di Unità di Strada, abbiamo notato che è aumentata di molto la presenza di nigeriane. Si tratta di ragazze molto giovani, in alcuni casi sospettiamo siano minorenni, e ci raccontano di essere arrivate in Italia passando dalla Libia e successivamente approdate a Lampedusa. Hanno tutte inoltrato domanda di asilo politico.
2 - Alcune cooperative che hanno dato accoglienza ai profughi provenienti dalla Libia, ci hanno contattato per fare mediazione culturale con gruppi di nigeriani. Quando ci siamo recati sul posto abbiamo incontrato una decina di ragazze nigeriane giovanissime, tutte provenienti dalle aree rurali dell'Edo State, e tutte che raccontavano la stessa storia, incerta e poco credibile.
Che si tratti di vittime di tratta e non di profughe, è più che un sospetto.
Evidentemente la rete degli efficentissimi trafficanti nigeriani ha colto al volo l'opportunità per riaprire la via libica verso l'Europa.
Così, mentre le nostre missioni umanitarie facevano fatica ad entrare in territorio libico, trolley e madam non avevano invece problemi ad organizzare in tempi rapidi convogli di giovani donne dalla Nigeria alla coste libiche, pronte per essere imbarcate verso l'Europa.
A conferma di queste nostre impressioni riportiamo alcune parti dei report pubblicati in questo periodo dall'Associazione Amici di Lazzaro e da Save the Children.
Rapporto Semestrale (gennaio/giugno 2011) - Unità di strada anti-sfruttamento
Abbiamo rilevato anche un aumento delle donne passate tramite la Libia: donne nigeriane che non si trovavano in Libia per lavoro ma vi sono arrivate negli ultimi mesi portati dai trafficanti. Le organizzazioni criminali sanno bene chi arriva dalla Libia viene trattato come rifugiato e riceve il permesso di soggiorno umanitario della durata di 6 mesi, appena arrivate nei centri di accoglienza le ragazze vengono contattate e avviate, sotto minaccia, alla strada.
I trafficanti usano la via libica per portare le vittime e ottenere un permesso umanitario che le metta al riparo dal rimpatrio, salvaguardando il proprio “investimento”.
Comunicato Stampa - 22 agosto 2011
Per quanto riguarda l’ingresso via mare, in particolare a Lampedusa, si è registrato un incremento consistente di arrivi dalla Nigeria: fra aprile-agosto sono approdati sull’isola 4.935 migranti nigeriani, di cui 984 donne, 194 minori non accompagnati e 89 minori accompagnati persone, con un picco massimo nella prima metà del mese di agosto, momento in cui sono arrivati secondo le stime di Save the Children, circa 2.170 migranti nigeriani, di cui 388 donne, 89 minori non accompagnati (prevalentemente adolescenti femmine) e 23 minori accompagnati.
In varie parti d’Italia, tanto gli operatori che operano sulla strada, tanto quelli che operano all’interno dei centri per migranti segnalano l’alta probabilità che tra le migranti nigeriane in arrivo vi siano vittime di tratta e sfruttamento.
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