martedì 30 aprile 2013

AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE DEI BRACCIANTI IN LOTTA A CASTELNUOVO SCRIVIA (AL)

pubblichiamo molto volentieri questa mail con gli 



Le vertenze sindacali, le cause di lavoro e le indagini della Procura di Torino (PM Guariniello) procedono molto lentamente. Alcuni lavoratori devono recuperare somme di 20-30-40.000 euro e non vedono arretrati da mesi!

I lavoratori ex-Lazzaro, terminati i mesi di ricollocazione previsti dall’ex Assessore provinciale al Lavoro, sono di nuovo senza occupazione, tranne 3 che lavorano nella logistica di Rivalta Scrivia.

Le Istituzioni, Provincia e Prefettura in primis, non hanno dato finora risposta all’emergenza, anzi il Prefetto si è rifiutato di incontrare i lavoratori (cosa che riteniamo molto grave!), sottoposti a grave sfruttamento.

I braccianti di origine marocchina ribellatisi l’estate scorsa stanno andando avanti grazie ai fondi raccolti dalla Cassa di Resistenza istituita dal Presidio e con gli aiuti delle associazioni più sensibili.

I Sindaci della zona, sollecitati dal Presidio, si son detti disponibili a un incontro con gli agricoltori per verificare possibilità di ricollocazione (ricomincia la stagione in campagna), ma per ora non è successo nulla.

Nel frattempo, in piena emergenza soldi e lavoro, con molte bollette ovviamente non pagate, arrivano le prime ingiunzioni di sfratto e persino 2 multe per “violazione delle leggi sull’immigrazione” e questo nonostante i migranti abbiano segnalato all’anagrafe di Castelnuovo Scrivia la presenza di parenti, ospiti in casa o cambi di residenza… come fatto anche in passato.

Giungono quotidianamente da altre aziende agricole della zona segnalazioni di casi simili al caso Lazzaro, che stiamo raccogliendo.

Si rischia di creare un precedente importante se nel penale vi fosse una sentenza di condanna per gli sfruttatori!

Chiediamo a tutti di far girare il video che ricostruisce la storia della lotta di Castelnuovo, girato da noi del Presidio Permanente e di tenere alta l’attenzione su questa vicenda.

Se le denunce dei mesi scorsi a tutti noi, le multe e gli sfratti DI OGGI ai nostri fratelli e sorelle migranti sono un tentativo di intimidire i braccianti ribelli e i solidali che lottano con loro, se sono un modo per fermare chi ha reso visibili le condizioni di schiavismo dei braccianti nel tortonese (come in tutta Italia), HANNO SBAGLIATO I CONTI.

Troveranno ancora il Presidio sulla loro strada, insieme a tutti quelli che conducono lotte simili - a Saluzzo, a Rosarno, ad Alessandria, a Piacenza - a chi lotta per la casa e per il lavoro, alle associazioni e a tutti i solidali che ci sono vicini… contro mafie ed omertà. TUTTI UNITI!

Il Presidio, con i suoi avvocati, ha presentato ricorso contro gli sfratti, la sentenza ci sarà nei prossimi giorni, in ogni caso non staremo fermi, nessuno andrà in mezzo ad una strada, nessuno di coloro che hanno mostrato a tutti cosa sono coraggio e dignità si farà calpestare.

Vi terremo aggiornati nelle prossime settimane, per ora chiediamo a tutti di far girare il video (presto disponibile in versione integrale su internet) e queste notizie il più possibile. La lotta continua!

Castelnuovo Scrivia, 26 aprile 2013  
Presidio Permanente di  Castelnuovo Scrivia 

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