pubblichiamo molto volentieri questa mail con gli
Le vertenze
sindacali, le cause di lavoro e le indagini della Procura di Torino (PM
Guariniello) procedono molto lentamente. Alcuni lavoratori devono
recuperare somme di 20-30-40.000 euro e non vedono arretrati da mesi!
I
lavoratori ex-Lazzaro, terminati i mesi di ricollocazione previsti dall’ex
Assessore provinciale al Lavoro, sono di nuovo senza occupazione, tranne 3
che lavorano nella logistica di Rivalta Scrivia.
Le
Istituzioni, Provincia e Prefettura in primis, non hanno dato finora risposta
all’emergenza, anzi il Prefetto si è rifiutato di incontrare i lavoratori (cosa
che riteniamo molto grave!), sottoposti a grave
sfruttamento.
I
braccianti di origine marocchina ribellatisi l’estate scorsa stanno andando
avanti grazie ai fondi raccolti dalla Cassa di Resistenza istituita dal
Presidio e con gli aiuti delle associazioni più sensibili.
I Sindaci
della zona, sollecitati dal Presidio, si son detti disponibili a un incontro
con gli agricoltori per verificare possibilità di ricollocazione (ricomincia la
stagione in campagna), ma per ora non è successo nulla.
Nel
frattempo, in piena emergenza soldi e lavoro, con molte bollette ovviamente non
pagate, arrivano le prime ingiunzioni di sfratto e persino 2 multe per
“violazione delle leggi sull’immigrazione” e questo nonostante i migranti
abbiano segnalato all’anagrafe di Castelnuovo Scrivia la presenza di parenti,
ospiti in casa o cambi di residenza… come fatto anche in passato.
Giungono
quotidianamente da altre aziende agricole della zona segnalazioni di casi
simili al caso Lazzaro, che stiamo raccogliendo.
Si rischia di creare un precedente importante se nel
penale vi fosse una sentenza di condanna per gli sfruttatori!
Chiediamo a
tutti di far girare il video che ricostruisce la storia della lotta di
Castelnuovo, girato da noi del Presidio Permanente e di tenere alta
l’attenzione su questa vicenda.
Se
le denunce dei mesi scorsi a tutti noi, le multe e gli sfratti DI
OGGI ai nostri fratelli e sorelle migranti sono un tentativo di intimidire
i braccianti ribelli e i solidali che lottano con loro, se sono un modo per
fermare chi ha reso visibili le condizioni di schiavismo dei braccianti nel
tortonese (come in tutta Italia), HANNO SBAGLIATO I CONTI.
Troveranno
ancora il Presidio sulla loro strada, insieme a tutti quelli che conducono
lotte simili - a Saluzzo, a Rosarno, ad Alessandria, a Piacenza - a chi lotta
per la casa e per il lavoro, alle associazioni e a tutti i solidali che ci sono
vicini… contro mafie ed omertà. TUTTI UNITI!
Il
Presidio, con i suoi avvocati, ha presentato ricorso contro gli sfratti, la
sentenza ci sarà nei prossimi giorni, in ogni caso non staremo fermi, nessuno
andrà in mezzo ad una strada, nessuno di coloro che hanno mostrato a tutti cosa
sono coraggio e dignità si farà calpestare.
Vi terremo
aggiornati nelle prossime settimane, per ora chiediamo a tutti di far girare il video (presto disponibile in versione integrale su internet) e queste
notizie il più possibile. La lotta continua!
Castelnuovo
Scrivia, 26 aprile 2013
Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia
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