La Nuova Provincia - 11 giugno 2013
Aree della
città dove le ragazze possono lavorare in sicurezza e senza disturbare
Ne avevamo
già parlato nel nostro viaggio nel mondo della prostituzione astigiana, con l’unità
di strada del PIAM in occasione della festa dell’8 marzo e ora la proposta
arriva direttamente sul tavolo del Sindaco Brignolo.
Si tratta
dello zoning, un sistema di gestione delle zone di prostituzione delle città
che conta già alcuni esempi in altre città d’Italia.
Intanto
sgombriamo il campo da quello che lo zoning non deve essere: non è un
quartiere a luci rosse, non è un
"recinto" per prostitute, non è la ghettizzazione di porzioni
cittadine piuttosto di altre.
Al contrario
è una ricerca partecipata fra istituzioni, forze dell’ordine, soggetti sociali
che si occupano di prostituzione, cittadini residenti, associazioni di categoria,
di alcune zone cittadine dove la presenza delle ragazze si può concentrare
senza arrecare fastidi o disturbi. Anzi, in alcuni casi, può addirittura trasformarsi
in una sorta di presidio di aree completamente abbandonate di notte.
Luoghi
riparati, bene illuminati, non frequentati da residenti o lavoratori, su strade
facili da raggiungere da forze dell’ordine o mezzi di soccorso in caso di
emergenze per garantire un minimo di "rete" e di sicurezza intorno
alle ragazze che si prostituiscono.
Oggi molte
delle ragazze che lavorano di notte sulle strade, sono situate in posti bui e
isolati, in balia di ogni genere di violenza e, in caso di aiuto, non sempre riescono
a chiedere soccorso o, se ci riescono, non riescono a spiegare dove si trovano
per essere trovate.
Alberto
Mossino, presidente del PIAM, l’associazione che ha istituito l’unità di strada
e si occupa da anni di queste problematiche legate alla sicurezza e alla salute
delle ragazze spiega: «I recenti casi di cronaca che parlano di aggressioni in
strada delle ragazze, ci spingono a portare avanti il progetto di zoning. E’
uno strumento serio di contrasto, non costa niente e porta ad un forte abbassamento
della conflittualità sociale tra sex workers e cittadinanza».
Non è la
prima volta che si parla di zoning in Comune e proprio come sintesi dei
precedenti incontri ed accordi, Mossino ha inviato anche una bozza di programma
per dare concretezza al progetto ed avviarlo al più presto.
Primo
impegno quello di convocare un tavolo operativo a cui siano presenti tutte le
forze dell’ordine, la
Prefettura , i Servizi Sociali, l’Asl e il PIAM.
DANIELA PEIRA
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